"C'è un motivo ben preciso se mi sono permesso di stravolgere questo breve detto."
Per chi non lo sapesse il detto Originale faceva così: "Il troppo stroppia!"
Ma come avrai intuito, qui andrò nel dettaglio riguardo a quanto possa diventare deleterio voler "Aiutare sempre e a qualunque costo" (soprattutto quando non ci viene richiesto).
Quindi prima di voler "aiutare a tutti costi " una determinata persona, fai un bel respiro e leggi questo Articolo, ti servirà vedrai!
Ma ora bando alle ciance e...
INIZIAMO!
Perché voler "Aiutare troppo" può diventare controproducente?
Parto subito con questo presupposto:
"In qualunque ambito nella vita ci vuole Equilibrio."
E proprio nell'ambito "dell'Aiuto" bisogna cercare di mantenerlo il più possibile!
"L'eccesso di aiuto" può paralizzare invece di motivare.
È come voler aiutare un bambino a camminare tenendolo sempre per mano: non imparerà mai a muoversi da solo.
Questo meccanismo psicologico è più comune di quanto pensi e colpisce relazioni personali, professionali e familiari.
Ogni volta che intervieni immediatamente per risolvere un problema, stai inconsapevolmente trasmettendo un messaggio pericoloso come questo:
"Non sei abbastanza capace da farcela da solo/a!".
Questa etichetta invisibile può diventare un macigno che schiaccia l'Autostima e l'iniziativa personale.
Ma ora ti elenco qui sotto 3 scenari che dimostrano come "aiutare troppo" possa diventare controproducente:
La Sindrome del Salvatore: Più aiuti, più la persona diventa dipendente. È un circolo vizioso in cui più supporti, meno l'altro sviluppa autonomia. Immagina un genitore che completa sempre i compiti del figlio: cosa succederà quando questi dovrà affrontare il mondo da solo? Sarà impreparato, fragile, incapace di gestire le difficoltà.
L'Autonomia Negata: Ogni volta che risolvi i problemi al posto di qualcuno, gli neghi la possibilità di crescere, imparare, diventare resiliente. È come togliere le ruote laterali a un bambino che sta imparando ad andare in bicicletta: non sperimenterà mai l'emozione di mantenersi in equilibrio da solo.
L'Esaurimento Emotivo: Chi troppo aiuta, alla fine si brucia. La conseguenza? Frustrazione, stanchezza, senso di inadeguatezza. Ti ritroverai esausto, svuotato, con la sensazione di non essere mai abbastanza, pur avendo dato tutto te stesso.
Anche i migliori intenzionati possono sbagliare (anzi, soprattutto loro!)
Nella nostra Buona Volontà di voler essere utili, rischiamo paradossalmente di commettere errori che possono avere conseguenze impreviste e talvolta dannose.
Metaforicamente è come camminare su un campo minato, dove ogni nostro movimento, per quanto mosso da buona volontà, può innescare meccanismi complessi e controproducenti.
Prendiamo ad esempio un genitore che, con l'obiettivo di proteggere il figlio, finisce per soffocare la sua autonomia.
Oppure un collega che, credendo di aiutare, sovraccarica un compagno di lavoro invece di supportarlo realmente.
L'errore più grande è credere di conoscere sempre la soluzione migliore per l'altro, dimenticando che ogni persona ha il proprio percorso, i propri tempi, le proprie modalità di apprendimento e crescita.
La vera saggezza sta nel riconoscere i nostri limiti e ammettere che possiamo sbagliare anche quando il nostro cuore è nel giusto.
Significa avere l'Umiltà di ascoltare, di chiedere conferma, di valutare l'impatto reale del nostro intervento.
Segnati bene la frase qui sotto:
"Non siamo salvatori infallibili!"
Il vero aiuto non è nel risolvere, ma nel permettere che l'altro risolva e impari.
Esperienze Personali
Io stesso sono stato vittima inconsapevole di questa "Sindrome del salvatore", in particolare sul posto di lavoro.
Nella buona volontà di risolvere un problema di spazio nel magazzino, ne ho creato automaticamente un altro peggiore che rallentò tutto il lavoro.
Nulla di mortale sia chiaro, ma quel giorno in ditta tirammo giù parecchi santi, te lo posso assicurare.
Invece 8 anni fa, mi ritrovai ad Arcore dalla mia ragazza dell'epoca, e dopo una bella serata la batteria della mia auto decise di tradirmi.
Fortunatamente in quel momento ci ritrovammo sotto casa di lei, e nonostante fossero le tre di notte, chiamò suo padre per farci dare una mano.
Il sant'uomo uscì di casa, avvicinò la sua auto alla mia e collegò i cavi alle rispettive batterie.
Purtroppo qualcosa andò storto e la mia batteria non si riprese più, dovetti chiamare il carroattrezzi, perdendo così un sacco di tempo e denaro.
Il padre della mia ragazza si ritrovò nell'imbarazzo più totale:
Nella buona volontà di aiutarmi... Fece il doppio del danno!
Lo perdonai e lo tranquillizzai.
Ma in questo caso fui io a dargli disturbo chiedendogli aiuto alle 3.00 del mattino, quindi non provai alcun rancore nei suoi confronti (e ci mancherebbe!).
Quindi, anche quando non sei tu ad offrirti, valuta sempre se hai le possibilità per poter aiutare!
Ma ora tieniti forte perché quello che ti sto per raccontare rappresenta l'apoteosi del voler essere troppo d'aiuto:
Un anno fa, il mio ex collega di lavoro Diego morì volando giù da una montagna.
"Oh mamma Teo... Ma come è potuto accadere???"
Risposta:
"Lui e sua moglie stavano facendo un'escursione nell'orrido nella Val di Sanagra, quando ad un certo punto sua moglie scivolò, e dopo qualche metro di volo rimase incastrata in un ramo sporgente. Il mio collega non ebbe la pazienza di attendere i soccorsi e cercò di raggiungerla calandosi dal dirupo.
Scivolò pure lui, ma non ci fu nulla da fare..."
Sua moglie sopravvisse per miracolo dopo svariati mesi in gravi condizioni in ospedale.
Certo fu una situazione davvero Estrema, e tenere i nervi saldi immagino sia stata un'impresa davvero titanica per lui.
Questa storia è tragica ma potentissima, e spero con tutto il cuore che possa trasmetterti in pieno il senso di avvertimento di questo articolo.
Conclusioni
Con questo breve articolo ho voluto sensibilizzarti su come voler essere "troppo d'aiuto" possa davvero diventare un problema aggiuntivo.
Quindi prima di lanciarti a capofitto, pensa e chiediti:
"Avrà davvero bisogno di tutto il mio aiuto?"
So che non è facile, ma dobbiamo imparare a sviluppare un minimo di sangue freddo anche nelle situazioni più tragiche.
"Valuta sempre prima di agire!"
Come sempre, io ti aspetto qui sotto nei commenti oppure in privato per sentire qualche tua esperienza personale a riguardo.
Ti mando un forte abbraccio e conto di ritrovarti nel mio prossimo articolo.
Con affetto
Teo
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